sabato 8/1/2011 (ore 22.00) domenica 9/1/2011 (ore 16.00 e 21.30)
di Sam Mendes con John Krasinski, Maya Rudolph, Carmen Ejogo, Catherine O’Hara.
Da American Beauty a Revolutionary Road il britannico Sam Mendes è andato componendo un ritratto del Big Country che è critico, ma anche amoroso: perché i suoi personaggi, nel tentare di trovare una via di uscita, rivelano una sensibilità vulnerata che ce li rende cari. Vivono in un prefabbricato, disordine casuale da studenti, e precarietà esistenziale nonostante i trentaquattro anni, facendo l’amore Burt sente un gusto diverso nel sesso di Verona e capiscono che saranno presto genitori. Sorpresa, infine panico soprattutto quando scoprono che i genitori di lui, a cui contavano di affidare il bimbo, hanno venduto casa e pianificano di andarsene in Belgio. A questo punto il Colorado, scelto solo per la vicinanza con la famiglia di lui, non ha più senso di essere. Ma dove andare, quale pezzetto d’America – o anche no – può diventare «casa»? E’ solo l’inizio di un “on the road” fra incontri con comunità new age inaffidabili, mistiche della maternità, nuovi cinismi e antiche disillusioni. Qui però il regista sembra lontano dall’oscurantismo di Revolutionary Road, e in questo film – che percorre l’America fino a Montreal nei paesaggi e nelle paranoie, tra i disastri emozionali, la felicità di facciata, l’orrore quotidiano – c’è una certa dolcezza e un’empatia nel sentimento di fragilità che sorprendono. Mendes condivide lo stato d’animo dei personaggi, le loro imperfezioni, questo sentirsi spaesati, alla ricerca di un posto che è molto più del luogo fisico in cui vivere e crescere il proprio figlio.