sabato 26/3/2011 (ore 22.00) domenica 27/3/2011 (ore 16.00 e 21.30)
di Ethan e Joel Coen con Matt Damon, Josh Brolin, Jeff Bridges, Barry Pepper
Dopo che il padre è stato ucciso da un pistolero di nome Tom Chaney, la 14enne Mattie Ross decide di avere la sua vendetta. Per avere aiuto, assolda il più duro dei Marshall del west, Reuben J. ‘Rooster’ Cogburn, un uomo ruvido e dal carattere difficile che accetta con riluttanza che Mattie lo accompagni nella caccia all’uomo di cui è stato incaricato. A loro si unisce poi un Texas Ranger di nome LaBoeuf, da tempo sulle tracce di Chaney. A fianco dell’esordiente e sorprendente Hailee Steinfeld nei panni della quattordicenne Mattie, protagonista indiscussa e speroni guadagnati sul campo, si esibiscono un mastodontico Jeff Bridges (ovviamente “Il Grinta”) e un volitivo Matt Damon (LaBoeuf) in prestazioni rigorosamente sopra le righe (wacky, “eccentriche, strambe”, per usare uno degli aggettivi preferiti dei Coen). Che True Grit, adattamento del secondo romanzo di Charles Portis, non sia un remake dell’omonimo film di Henry Hathaway del 1969 col Duca e Robert Duvall (nonché Dennis Hopper in una parte minore) è un dato di fatto appurato e incontrovertibile. I Coen hanno deliberatamente preso le distanze dall’anacronistica pellicola di Hathaway e si sono rivolti al True Grit portisiano misurandosi direttamente con le sue 175 pagine. Meno noto invece che il romanzo di Portis, originariamente pubblicato a puntate nel 1968 sul Saturday Evening Post, sia presto entrato a far parte dei programmi di letteratura delle high school e si sia consolidato come pietra angolare del genere delle avventure giovanili. Un classico della letteratura americana. Il Grinta è un film apparentemente poco coeniano, dunque profondamente, camaleonticamente coeniano: una pellicola che offre ai fratelli di Minneapolis l’opportunità di montare in sella e indossare le fondine dopo le suggestioni western di Non è un paese per vecchi.