TEATRO MANZONI – PISTOIA
Venerdì 18 Novembre 2011, ore 21:00 (TURNO V – Venerdì)
Sabato 19 Novembre 2011, ore 21:00 (TURNO S – Sabato)
Domenica 20 Novembre 2011, ore 16:00
HAMLICE saggio sulla fine della civiltà
di Armando Punzo
con con i detenuti attori della Compagnia della Fortezza
Aniello Arena, Buonomo Gennaro, Placido Calogero, Dorjan Cenka, Vittorio De Vincenzi, Francesco Felici, Gaetano La Rosa, Massimo Leone, Santolo Matrone, Massimiliano Mazzoni, Sebastiano Minichino, Andrea Pezzoni, Giacinto Pino, Nikolin Pishkashi, Jamel Soltani, Umberto Vittozzi, Edrisa Wadda
Guido Nardin, Edoardo Nardin, Gillo Conti Bernini e Giacomo Trinci
con Stefano Cenci
e la partecipazione straordinaria di Maurizio Rippa
regia Armando Punzo
musiche originali eseguite dal vivo da Andrea Salvadori
scene Alessandro Marzetti
costumi Emanuela Dall’Aglio
Movimenti di scena/coreografie Pascale Piscina
produzione Compagnia della Fortezza/Carte Blanche-Volterra Teatro/Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Premio Ubu 2010 Miglior Regia
Da Amleto ad Alice nel Paese delle meraviglie, dalla tragedia del potere nel chiuso di un palazzo all’anarchia di Carroll, al suo mondo alla rovescia e ancora oltre, in un viaggio di cui non si conosce la fine. La trasformazione è la possibilità di sottrarsi al proprio ruolo definito per sempre. L’origine è nella realtà di questa compagnia che come un doppio sotterraneo offre una riflessione quotidiana su questo tema. È come se lo spirito dei personaggi di Shakespeare potesse sottrarsi alla propria funzione sociale. Come spiriti pensanti, in perenne trasformazione, attraversano libri di altri autori, allontanandosi da quello che li conteneva come una prigione di ruoli immutabili. Quello che per altri è teatro per noi, per questi spiriti liberi, è vita negata. Cercano altre parole, altre azioni, un’altra possibilità, forse ancora non prevista, nemmeno ancora immaginata. “L’Essere inerme”, il non ancora nato, il non ancora definito…
C’è un laghetto poco lontano da qui, nelle giornate luminose calme e senza vento riflette con infinita meraviglia la natura che si affaccia sulle sue rive, un’immagine doppia, appena velata, lontana da quella reale, eppure così fedele, ma cosa accade quando si solleva il vento e nulla è più in equilibrio… lo specchio s’infrange e della serena e rassicurante immagine si perdono i contorni ed emerge una rivolta degli elementi…
Armando Punzo