TEATRO YVES MONTAND – MONSUMMANO
Domenica 30 Ottobre 2011, ore
TERESA LA LADRA
di Dacia Maraini
con Mariangela D’Abbraccio
Luca Pirozzi, voce e chitarra; Luca Giacomelli, chitarra;
Alessandro Golino, violino; Raffaele Toninelli, contrabbasso;
Gianluca Casadei, fisarmonica; Vincenzo Gagliani, percussioni
regia Francesco Tavassi
musiche originali Sergio Cammariere
canzoni Dacia Maraini e Sergio Cammariere
produzione Teatro e Società
Una donna coraggiosa che ho conosciuto in carcere mentre facevo un’inchiesta sulle prigioni femminili. Mi ha colpito di lei il fatto che fosse analfabeta, ma avesse una intelligenza originale e vivacissima, che fosse generosa, intraprendente, pronta a fare dell’umorismo su di se e sugli altri.
Ho aspettato che uscisse dal carcere. Sono andata a trovarla ad Anzio dove abitava e le ho chiesto di raccontarmi la sua vita. Da lì è nata una amicizia che poi è continuata fino alla sua morte. Dalle nostre conversazioni, e dai tanti ritratti che ho fatto delle carcerate, è nato un libro e poi un film che Monica Vitti ha interpretato con grande piglio e sapienza. Un personaggio pronto a trasformarsi e prendere corpo in attrici di diversa provenienza, ma unite dall’amore per gli esclusi e gli emarginati. Da ultimo Mariangela D’Abbraccio, un’attrice che stimo per la sua dolcissima determinazione e il suo amabile ardimento, mi ha chiesto di portarlo in scena.
Ed eccoci qui, accompagnati dalle bellissime musiche di Sergio Cammariere, a portare ancora una volta davanti al pubblico questo straordinario personaggio, nato in una Italia dai tempi duri e difficili, ma anche pieni di sogni e metamorfosi umanissime. Teresa è una donna contro tutti, che si fa furba per non soccombere. Ma la sua furbizia appartiene alla grazia picaresca di una popolana che, nonostante le disgrazie, non piega mai la testa.
Dacia Maraini
L’incontro tra le sensibilità della scrittrice Dacia Maraini e del musicista Sergio Cammariere
ha dato vita a nove canzoni inedite, in cui riecheggiano la canzone popolare e la chanson dramatique con tarantelle, madrigali e filastrocche, sul modello del grande chansonnier Georges Brassens.