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giovedì 24/1/08 (ore 21.30) – venerdì 25/1/08 (ore 22.00)

 
*LA GIUSTA DISTANZA* di Carlo Mazzacurati
con Giovanni Capovilla, Ahmed Hafiene, Valentina Lodovini [Italia, 106′]
Dopo un remake (A cavallo della tigre) e un adattamento (L’amore ritrovato) da Cassola, Mazzacurati torna al suo panorama preferito del Nord Est, sul delta del Po, nel Polesine – tra boschi di pioppi e battelli sul fiume, tra reminiscenze di Olmi e Fellini – trasformando questo quadrato di terra piatta in una tela sulla quale dimostra di sapere ancora dipingere un mondo autentico e personalissimo. Alla Simenon racconta la vita noiosa di un immaginario paesino, dove l’arrivo di una maestrina carina porta subbuglio sentimentale e sociale nel cuore di un bravo meccanico, immigrato tunisino e integrato. Parallelamente un giovane vuole diventare giornalista e il capo di un giornale di provincia (un impagabile Bentivoglio) gli spiega che scrivendo ci vuole la “giusta distanza”: non troppo lontano ma nemmeno troppo vicino, perché spesso l’emozione inganna. Un poco in ritardo, quasi una glossa narrativa al discorso già compiuto, scatta la molla «gialla» che permette un riscatto morale, una dimostrazione collettiva di ordinario razzismo e il ritorno alla volgarità contemporanea che l’autore esprime con tocchi magistrali e una serie di caratterizzazioni feroci. Mazzacurati racconta l’anima profonda e misteriosa non solo della provincia, ma di una comunità terrorizzata, sempre più schiava di pregiudizi e terrore. Con forza e senza forzature, un po’ come La ragazza del lago di Molaioli, i crimini di cui scrive l’aspirante giornalista Giovanni, sorta di Caronte in questo viaggio verso un normalissimo inferno, sono solo un pretesto per raccontare tutto questo.

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