Giovedì 7/10/2010 (ore 21.30), Venerdì 8/10/2010 (ore 22.00)
di Francois Ozon con con con Isabelle Carré, Louis-Ronan Choisy, Pierre Louis-Calixte, Melvil Poupaud [Francia, Italia, 90′].
Dopo l’onirico Ricky, François Ozon torna a trattare con spessore una delle tematiche che hanno segnato gran parte della sua filmografia: la morte e la conseguente elaborazione del lutto. Stretto in pochissimi set, interpretato da un pugno di attori concentrati e privi di qualunque manierismo teatrale, Il rifugio mette in scena la storia di Mousse (Isabelle Carré), una ragazza tossicodipendente che dopo la morte del suo compagno Louis (il sempre eccellente e ruiziano Melvil Poupaud) scopre di essere incinta, e decide di portare a termine la gravidanza contro il desiderio della suocera. Sorto dal desiderio di Ozon di lavorare con un’attrice incinta, Il rifugio è una sorta di parabola bressoniana al contrario. Mousse, un nome che evoca sapori bressoniani, vive la sua trasformazione fisica oscillando fra il desiderio di scoprire una nuova possibilità della sua sessualità e il sortilegio di riportare in vita l’amato Louis in un altro corpo. Scevro da tentazioni spiritualiste, o peggio confessionali, Il rifugio è un film altamente spirituale. Un film che fonda la propria spiritualità nella inestinguibile materialità dei corpi, celebrandone l’intima anarchia e libertà.Vincitore del Premio speciale della Giuria al Festival di San Sebastian.