giovedì 12 marzo 09 (ore 21.30) – venerdì 13 marzo 09 (ore 22.00)
*VALZER CON BASHIR* di Ari Folman
[Israele, 90′, animazione]
Un film originale già solo per la sua natura di “documentario psicanalitico d’animazione”, variante inedita del nuovo filone di cartoon politico di cui abbiamo fatto la conoscenza con Persepolis. Il realizzatore del film, il cineasta israeliano Ari Folman, è stato testimone in prima persona del massacro di Sabra e Chatila, i due campi profughi palestinesi di Beirut Ovest, compiuto nel 1982 dai falangisti cristiani libanesi come reazione all’ assassinio del presidente del Libano Bashir Gemayel: vittime migliaia di inermi rifugiati palestinesi; consapevoli, ma senza intervenire, le autorità d’ Israele. All’ epoca giovanissimo soldato dell’ esercito israeliano, Folman è perseguitato da incubi spaventosi e indecifrabili, partoriti dal suo inconscio devastato. Intraprende allora una serie d’ incontri-intervista con i suoi antichi compagni d’ armi, traumatizzati quanto lui; alla fine, decide di dare a quella sorta di reportage psicanalitico che ha realizzato la forma espressiva del disegno animato, alternando come in un puzzle alle interviste (ridisegnate immagine per immagine, non ricalcate dipingendo la fotografia con la tecnica del rotoscopio) sequenze di guerra e scene puramente oniriche. una delle opere contro la guerra più impressionanti che il cinema abbia mai prodotto: sintesi allucinatoria tra demenza del fronte (vedi la seconda parte di Full Metal Jacket o Apocalypse Now) e traumi del reducismo trascritta in immagini destinate a durare. Gaza rischia di rendere attuale un film che, rievocando uno dei capitoli di questa guerra infinita, della guerra parla come di un’inutile strage. Tuttavia il valore di Valzer di Bashir consiste, oltre che nella densa forza emozionale e nella suggestione grafica, nella capacità di approdare alla realtà sul filo di un risveglio di memoria che si fa risveglio di coscienza.